Intervista a Raffaele Sogni

Abbiamo avuto il piacere di scambiare due chiacchiere con Raffaele Sogni, redattore molto simpatico dei tempi d’oro di TGM. Penso che non ci sia neanche bisogno di dirvi chi sia, chi come il sottoscritto si nutriva a pane e TGM negli anni ‘90 non può non conoscerlo. Spettacolare la rubrica che curava nell’angolo della posta, il mitico ‘Raffo Senti Qua’. Se invece siete tra i pochi a non conoscerlo, oltre a provare molta vergogna, correte su Retroedicola Videoludica e rinfrescatevi la memoria, anzi studiate la storia!!  

Ma ora bando alle ciance e godetevi l’intervista. 

Ciao Raffo, come te la passi? Cosa fai di bello oggi?

A questa domanda di solito rispondo “Si combatte :D” Per pagare le bollette mi occupo di varie cose legate ai social e ai prodotti editoriali. Resto comunque nel mondo dei videogiochi e in generale nel mondo nerd grazie al programma TV Crossover Universo Nerd. Qui ho una rubrica che ripercorre gli anni ’80 attraverso videogiochi, film, serie tv e giocattoli.

Sei entrato a far parte della redazione di TGM dell’allora Xenia Edizioni qualche (sigh!) anno fa, ricordi il tuo primo giorno? Ce lo racconti?

La prima recensione del Raffo (TGM 44 luglio/agosto 1992, fonte: Retroedicola Videoludica)

Sì, stranamente lo ricordo eheh. Era la fine del 1991 e accompagnai un compagno di classe perché era stato convocato per un colloquio, lui era un “consolaro” e voleva entrare nell’organico dell’appena nata ConsoleMania. Io invece ero in scimmia con l’Amiga e divoravo tutte le riviste di videogiochi che trovavo in edicola, con particolare predilezione per K. Conoscevo comunque TGM, ma trovavo K più esaustiva. Sta di fatto che vedere la redazione di una rivista di videogiochi mi incuriosiva parecchio, quindi accettai di buon grado di dare sostegno morale al mio amico.
A riceverci in sala riunioni c’era Stefano Gallarini (allora direttore responsabile) e Alex Rossetto (caporedattore di ConsoleMania). Come andò il colloquio del mio amico non lo ricordo assolutamente, così come non ricordo tante altre cose della mia vita. Per esempio non mi ricordo quando sono nato, l’evento più importante della mia vita l’ho scordato, è un peccato… anche se quando in autostrada esco da un tunnel provo un ancestrale deja vu. Comunque, dopo poco arrivò Max per curiosare e gli chiesi se cercavano qualcuno per TGM, la risposta fu no e che comunque ero troppo giovane (avevo 16 anni in effetti). Gli risposi che ero un genio. Lui mi guardò come un leone guarda un gattino che fa finta di combattere, ricevette un’occhiata di approvazione da Gallarini e mi disse di fare una prova. Gliela portai dopo qualche giorno, non andava bene ma… mi disse di fare un’altra prova. Feci mi pare 4 prove prima di averlo sfiancato abbastanza da affidarmi la mia prima recensione, pubblicata sul numero di luglio/agosto 1992. Fine del pippone.

Dopo tanti anni passati in redazione avrai avuto i tuoi alti e i tuoi bassi. Ci racconti Il ricordo più bello e quello meno della tua esperienza?

Il ricordo più bello fu quando col mio primo stipendio mi comprai un Super Nes (quello brutto americano, ma poteva essere modificato per ospitare anche le cartucce del Super Famicom), lo portai in redazione per farlo adorare da tutti, ma questo purtroppo è anche il ricordo più brutto, perché il giorno prima si era rotto lo SNES redazionale e quindi mi venne chiesto (fui obbligato) di lasciare lì per qualche giorno la console. Il piccolino non uscì più dalla redazione. Tutti sapevano che era mio, che quando ci si lanciava addosso le cose, quel coso brutto grigio e viola non si doveva toccare, ma restò sempre lì.

Leggendo le tue recensioni il tuo stile era così riconoscibile da rendere superflua la lettura della tua firma a fine articolo. Di tutte quelle che hai scritto, quale ricordi con più affetto e perché?

Senza dubbio quella di GTA3 su ConsoleMania, fu una recensione più seria per il mio standard, ma ero cosciente di stare valutando un capolavoro che sarebbe rimasto nella storia (di seguiti poi non se ne parlava di certo).

Invece quella che ti sarebbe piaciuto scrivere?

Another World

Avrei voluto scrivere quella di Another World, è stato il gioco che assieme a Pang mi ha convinto a comprare l’Amiga.

Molti di noi videogiocatori degli anni ‘90 aspettavamo con ansia il nuovo numero di The Games Machine e/o ConsoleMania, all’epoca internet non esisteva. Da lettori avevamo tutti un’ammirazione mista a invidia di voi redattori, devo dire che vi si leggeva tutti con molto piacere. Davate l’idea di essere un gruppo molto unito. Ti senti ancora con qualche compagno di avventura?

Eravamo amici accumunati da una grande passione, ma oltre alle ragazze ci interessavano anche i videogiochi. Gli scazzi quindi c’erano così come i colleghi insopportabili, ma erano incredibilmente pochi considerando la media dell’umanità. Lo zoccolo duro della redazione era un gruppo molto unito che amava divertirsi anche al di fuori della redazione, spesso esagerando eheh. Sono restato in contatto (con alcuni anche quotidianamente) con Duspa, Mao, Max, FBS, TMB, Elvin e Bossetti. Qualcuno incredibilmente ha anche figliato.

Era l’epoca dei già citati Amiga e Super Nintendo, ma anche del Megadrive, del Neo-Geo e di una console mai importata ufficialmente in Italia, il PC-Engine. A quale sistema sei più legato?

Non sono mai stato legato a un sistema piuttosto che un altro, uso lo stesso approccio anche per la musica per esempio: non amo un gruppo o un cantante in particolare, mi interessano solo le canzoni, chiunque le faccia. A fronte di questo, sono affascinato dal design delle console e del valore storico che rappresentano, quindi quando trovo in giro una vecchia console che mi interessa ed è pari al nuovo, la prendo.

E invece hai un tuo gioco preferito?

Ce ne sono stati tanti naturalmente, in cima alla lista per nostalgia metto Vendetta di System 3 seguito da Stunt Car Racer di Microprose.

Crescendo, ahinoi, il tempo per poter giocare ad un videogioco è sempre meno per i mille impegni che la vita ci impone. Sei sempre un videogiocatore e quali titoli ti hanno conquistato in questi ultimi anni?

Continuo ad essere un videgiocatore e possiedo le ultime console uscite, ma principalmente il mio tempo videoludico viene impiegato su smartphone. Ci sono dei giochi di ruolo e strategici a turni incredibili.

Bene Raffo, la nostra intervista è giunta al termine, ti saluto facendoti un’ultima domanda: ma alla fine, se spalmo della marmellata sulla schiena di un gatto e lo butto giù da un’altezza di 2 metri, quest’ultimo come atterra? Sulle zampe o con la schiena?

Come dimostrato scientificamente nella più autorevole rubrica scientifica del Mondo (il Raffo Senti Qua), il gatto in questa particolare condizione resta sospeso a ruotare su se stesso a mezz’aria, producendo l’energia di una piccola supernova. Dopo alcune ore di rotazione, il gatto cova un uovo di piccione.

Già i piccioni.. Chissà se poi qualcuno li ha mai visti da piccoli! 

Un sentito grazie a Raffaele per la sua grande disponibilità e per la sua immutata simpatia.

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