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Return to Monkey Island

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Seiya
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Re: Return to Monkey Island

Messaggio da Seiya »

questa volta è un po' diversa. Gli enigmi nella prima parte sono semplicissimi e anche durante il gioco non ci sono cose strane. Ricordati che il libro è davvero fatto molto, molto bene.
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SimonPPC
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Re: Return to Monkey Island

Messaggio da SimonPPC »

Io l'ho iniziato e per mancanza di tempo per ora non riesco a proseguire.
Non intendo usare il libro degli indizi e nessuna soluzione, me lo voglio gustare al 100%

Ricordo che con Monkey Island 2 rimasi bloccato 2 anni perchè senza riviste non avevo uno soluzione.
Per poi finirlo in poco tempo non gustandolo appieno.
non voglio sprecare nulla dell'esperienza che mi regalerà questo nuovo capitolo.
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Seiya
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Re: Return to Monkey Island

Messaggio da Seiya »

il libro degli indizi non è barare perchè fa parte del gioco e ideato da loro stessi. E' la prima volta che viene inserito una cosa del genere in un'avventura grafica.

Broken Pieces da questo punto di vista è un disastro con enigmi assurdi, a volte privi di senso e risolti in maniera del tutto casuale e senza capirne il senso.
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SimonPPC
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Re: Return to Monkey Island

Messaggio da SimonPPC »

Seiya ha scritto: 15/10/2022, 11:20 il libro degli indizi non è barare perchè fa parte del gioco e ideato da loro stessi. E' la prima volta che viene inserito una cosa del genere in un'avventura grafica.

Broken Pieces da questo punto di vista è un disastro con enigmi assurdi, a volte privi di senso e risolti in maniera del tutto casuale e senza capirne il senso.
Anche altre avventure lucas avevano gli Hint Book cartacei venduti in seguito.
Ciò non toglie che ti togli il divertimento di esserci arrivato da solo.

Le avventure grafiche non sono uno sparatutto oppure un platform dove perdere vite rende impossibile continuare il gioco.
E' il proprio ingegno e abilità che ti porta a concludere la storia e questo indipendentemente dal tempo che ci metti.

Io non la considero una sfida e non mi interessa mettere una tacca sul fucile per esserci arrivato pirma di un altro.

Moltissimi videogiochi su Amiga io li gioco con lo cheat-mode come pure con il Mame.
Perchè a me piace divertirmi ciò non toglie che non è che non sarei in grado di poter completare un videogame al massimo delle difficoltà.
Need for Speed Underground 2 su PS2 ho finito tutte e tre le modalità di difficoltà al massimo punteggio quando ancora i trofei non esistevano io lo avrei platinato tre volte. Ho il salvataggio con zero sconfitte perchè riavviavo tutte le volte la console.

Videogiocare non è altro che Tempo=tentativi a continuare a provare e riprovare prima o poi impari e acquisisci la tecnica.
Siccome però non ho più 14 anni e non mi interessa un tubo io cerco di divertirmi e il primo videogioco (chiamandolo così in modo errato)
che ho cercato di sperimentare nella nuova era è stato "Journey".
Spettacolo, li non ci sono vincitori o vinti ma solo un'esperienza il quale è appunto un viaggio, dove puoi incontrare casualmente qualcuno,
che trasformerà il tuo viaggio ogni volta in modo diverso...
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amig4be
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Re: Return to Monkey Island

Messaggio da amig4be »

In Monkey Island due c'erano alcuni enigmi a cui io semplicemente non sarei mai arrivato se non passandoci mesi (o anni) a provare Brute Force tutte le combinazioni possibili. E sono uno che ha finito in un paio di settimane un gioco del calibro The Witness. Grazie al cielo i videogiochi si sono evoluti... molte avventure della prima metà anni 90 erano semplicemente calibrate e progettate male. Abbiamo un ricordo edulcorato. Il genere ha fatto un salto in avanti negli anni 2000 con la serie Syberia, molto più solida e logica negli enigmi...
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SimonPPC
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Re: Return to Monkey Island

Messaggio da SimonPPC »

Io non addolcisco proprio nulla...

The Witness ha una curva di apprendimento una volta usciti dal castello uguale a zero.
Ti ritrovi in un isola piena di enigmi senza capirci una fava, dove puoi accedere a tutte le aree senza un senso logico.

Le avventure grafiche sono un'altra cosa e l'approccio a esso è diverso anche dalle storie narrate.

Indy 3 e 4 non dovevi fare un prova tutto con tutto, ma in monkey island si proprio perchè alle volte determinate scelte
erano frutto di cose comiche sullo stile "in tasca puoi mettere una scala, un cane, ma un biglietto no".
Molti non sanno che l'enigma della scimmia usata come chiave inglese è proprio un modo di dire inglese,
come in italia molti chiamano la stessa chiave pappagallo o cagnetta.

L'approccio alle avventure grafiche è proprio il viaggio di esplorazione e se usi la soluzione ti perdi parte di questo viaggio.
Pesonalmente ho sempre cercato di evitarlo fino proprio ai limiti massimi.

Loom finito senza soluzione,
The Secret of Monkey Island finito senza soluzione (alle 3 di notte e infatti mitica la scritta finale "ora spegni il computer e vai a dormire")
Indy 3 ho usato la soluzione in quanto prima avventura che giocai e poi li puoi anche morire.
Indy 4 ho usato la soluzione propria cioè guardando in memoria con l'actiopn replay su A500 certe scritte per proseguire.
Monkey Island 2 ho usato la soluzione perchè bloccato da anni per un mio errore usando un libro importante con il governatore e mitica la citazione di Indy1.

poi in tutte le altre non ricordo.
Le avventure sierra sempre evitate perchè ti potevi bloccare e non proseguire se non ricaricando un salvataggio precedente.
Simon the sorcerer se non ricordo male finito senza soluzione.
Simon 2 su amiga aveva troppi bug e alcuni li ho segnalati io ai programmatori.
e via discorrendo.
Il mondo delle avventure grafiche come ripeto era diverso da altri che siano RPG, FPS e altro...
Per poi esso stesso il mondo Lucas era a se stante pieno di ironia e giochi di parole.
Anche io mi sono innervisito nel semplice. Usa fiammifero con candela e Guybrush "non credo funzionerà"
e dover cercare invece un altro modo per accendere la candela.
Il bello però era proprio quello e se uno non ha la pazienza oggi in un mondo frenetico del tutto subito,
beh non deve nemmeno iniziare un avventura grafica.
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Re: Return to Monkey Island

Messaggio da amig4be »

Non è questione di pazienza, in quasi tutte le vecchie avventure grafiche c'è un enorme numero di momenti in cui si resta bloccati, spesso per delle sciocchezze, sono avventure che appartengono a uno stadio evolutivo videoludico primordiale, e non sono affatto dei giochi ben bilanciati. Anche il precedente di Ron Gilbert, Thimbleweed Park, in minor misura soffriva di questo problema. Poi lui è fissato con colpi di scena e la rottura della quarta parete (il finale di MI 2 era estremamente banale e deludente, quello di TP appena passabile). Per quanto riguarda The Witness ci vuole solo logica, chiunque abbia un discreto QI lo può portare a termine, ma magari preferisce non farlo perché c'è da impegnarsi troppo e un gioco deve per l'appunto divertire e mai risultare frustrante. Le avventure grafiche si sono evolute, non sono rimaste al punta e clicca e all'enigma assurdo o grottesco dei primi anni '90. Nei giochi gli enigmi possono essere di tipo diverso, logici, matematici, ambientali, basati su grafica, musica e una combinazione di tutti questi elementi. Anche i giochi della quantic dream derivano da quel filone di avventura più riflessiva e non action, però giocarli comporta zero frustrazione. Questo nuovo Monkey Island ha imparato la lezione del passato e offre degli aiuti, ma non è un gioco neanche lontanamente perfetto, troppo legato al passato come struttura, serve solo a fare una rimpatriata nostalgica e anche quattro sane risate.
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Re: Return to Monkey Island

Messaggio da SimonPPC »

Ciò che è cambiato siamo noi e non le avventure grafiche.
Ciò che riguardi indietro e dici che non andavano bene è perchè sei cresciuto e diventato più adulto.
Erano parte di un periodo storico che non puoi contestualizzare oggi.

Poi se vuoi avere ragione stiamo dicendo la stessa cosa in due modi diversi.
Aggiungendo anche che è una questione di gusti su ciò che possa piacere o meno.

Io ti ho spiegato le avventure lucas che comprendo benissimo nella filosofia e logica.
Tu mi hai spiegato The Witness perchè a te è piaciuto e difendi a spada tratta.

Lunga Vita e Prosperità!
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Re: Return to Monkey Island

Messaggio da amig4be »

Alla fine mi sento di dare un onesto 7 a questo gioco, non di più. Si salva soprattutto sul lato artistico dove merita un 9. A livello tecnico darei 8 all'engine delizioso che potrebbe essere usato per creare dei libri interattivi digitali per bimbi, magari su tablet, o altre avventure grafiche non in pixel art e neanche in 3D. Come storia non ci siamo tantissimo, mi è sembrato qualcosa di tirato su tanto per fare un nuovo Monkey Island dopo anni di lotte per ottenere i diritti, non è ispiratissimo e anzi abbastanza sconclusionato. Mi aspettavo decisamente di più. Molti dialoghi comunque sono davvero divertenti. Non parliamo di capolavoro, assolutamente no.